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Delusione Juventus: Inter ormai in fuga

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Alla fine i valori in campo hanno contato. Noi come una provinciale, loro costruiti per vincere.

Alla fine il corto muso che aveva permesso di dare fiducia alla squadra e rimanere incollati alla metà milanese non milanista si è dovuta scontrare con la realtà dei fatti, che come la lista della spesa andiamo ad elencare:

  1. Mancano giocatori di qualità: questa rosa ha fatto miracoli fino ad oggi, e prevediamo che dopo stasera si sgonfi con il rischio del ritorno delle altre squadre in classifica, con ulteriore pressione sui giovani
  2. Non abbiamo un attaccante degno di questo termine: DV9 ci aveva illuso di essersi lasciato i problemi mentali e fisici alle spalle, ma stasera si è visto che non è un giocatore da Juventus, forse neanche un top player in generale. Non riesce a stoppare una palla, è sempre o troppo dietro o troppo avanti, nervoso già al primo intervento. Meglio monetizzare, se ancora qualcuno è desideroso di prendersi il pacco.
  3. Abbiamo dato il merito all’allenatore bianconero di aver fino a prima di stasera un miracolo, ma ci chiediamo se era il caso di andare a Milano e non giocarsela per niente puntando al pareggio sperando nei futuri risultati. Questa è una mentalità da provinciale. Il Bologna è andato a Milano a giocarsela e ha pareggiato, e non credo che la vecchia Signora sia inferiore al Bologna. Certo loro hanno un attaccante che finalizza le azioni, noi abbiamo un reparto avanzato con uno che non sa neanche scegliere la posizione per ricevere, Chiesa è un top player ma con un sacco di malanni e Milik vabbè sappiamo come è andata.
  4. Yldiz vogliamo tenerlo per costruire intorno a lui una grande squadra o vogliamo monetizzare ? Nel secondo caso questo modo di giocare è perfetto per far scappare il giocatore. Nel primo caso la Società sa bene che il prossimo anno bisogna far giocare la squadra in modo da valorizzare il ragazzo, come giochiamo oggi è un’umiliazione per lui.

Mazzone quando arrivò Baggio a Brescia disse che doveva dirgli Roberto come voleva che facesse giocare la squadra. Non dico di arrivare a tanto, ma quelle parole fanno capire che quando hai un campione, sia affermato che in erba, bisogna trovare un modulo che lo esalti non ridurlo al semplice ragioniere delle trame di gioco del corto muso. Cosa te ne fai di un campione che velocizza il gioco se poi fai andare la squadra a 30 km/h ?

La delusione è tanta, ma purtroppo i quattro punti elencati qui sopra sono un’analisi fredda che ci riporta, giustamente, con i piedi per terra.

 

Il Toscano dirà che l’obiettivo stagionale è il quarto posto, e all’inizio del campionato eravamo d’accordo con lui. Ma a questo punto perché non andare a giocarsela a San Siro ? Pensava davvero che chiudendosi così contro la più forte difesa e attacco del campionato prima o poi il gol non lo avrebbe preso ? E poi vai a recuperare l’1-0 contro questa formazione, che può stare antipatica quanto si vuole ma in questo momento è di un’altra categoria.

Chiudiamo dicendo che le partite le prepara l’allenatore quindi trovare scusanti per la forza dell’avversario è da provinciale e non da Juventus, e su questo dovrebbe riflettere il Toscano, che in una sera si è giocato tutta la stima che il popolo bianconero gli aveva tributato negli ultimi mesi.

Risparmiatemi la frase “il campionato è lungo”, siamo a -4 con i milanesi che devono recuperare una partica è fantascienza.

 

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