Venezia – Juventus 2-3: finalmente Juve!

E alla fine arrivò la partita della verità, del dentro o fuori. Alla fine la nostra cara Juventus ha dimostrato di essere ancora viva, che il DNA bianconero è ancora presente nei giocatori e nello staff tecnico.

Poche settimane fa sembrava tutto svanito, la Champions ormai un miraggio, un obbiettivo irraggiungibile, e invece Tudor ha saputo compattare l’ambiente, motivare i giocatori, schierare la migliore formazione, portandoci nella competizione della Coppa “dalle lunghe orecchie”.

Parliamoci chiaro, questa qualificazione è stata una grande impresa e bisogna fare i complimenti a Tudor e ai ragazzi per questo risultato.

Eravamo abituati ad alzare trofei o arrivare all’ultimo miglio, ma i tempi sono cambiati e l’abbraccio di Pinsoglio con Locatelli dimostra quanto importante per il futuro fosse questa vittoria.

Stasera promuoviamo tutti tranne DV9, che, nostra opinione personale, è entrato svogliato e senza grinta. Per i pochi minuti giocati ha camminato, emblematica l’azione in cui perde la palla in avanti e torna al trotto invece di correre come hanno fatto tutti. Probabilmente è conscio che non fa parte più del progetto e che l’anno prossimo sarà da un’altra parte, ma nel frattempo i dindini li prende dalla Juventus F.C. e da professionista dovrebbe giocare al massimo delle sue possibilità anche entrando dalla panchina. Ricordiamo Liam Brady che pur sapendo che la Juventus lo avrebbe tagliato l’anno dopo tirò il rigore che permise alla Juve di vincere lo scudetto.

Vabbè  come si dice spesso “i giocatori passano, la Juventus rimane”, quindi caro DV9 non ti rimpiangeremo, e a differenza di molti altri sarai dimenticato in pochissimo tempo, dopotutto se il rendimento è  sempre stato lo stesso con tre allenatori diversi con tre filosofie di gioco diverse un motivo ci sarà.

Il prossimo appuntamento è il Mondiale per Club, onestamente da capire come ci arriveremo fra prestiti e infortunati.

Permetteteci di dare il bentornato a Rugani, che se rimarrà alla Juventus dimostrerà di essere un valore aggiunto e non un peso.

Per Miretti pensiamo che sarà un valore aggiunto se riuscirà a riprendersi dall’infortunio alla spalla, lo auguriamo veramente al ragazzo perché se lo merita.

Un’annata dal punto di vista dei risultati da dimenticare, ma sicuramente abbiamo imparato che nulla è dovuto, che per vincere bisogna lavorare sempre e non sottovalutare ogni avversario. Ma cosa più importante che per far navigare la nave ci vuole un vero timoniere, un comandante che conosce la sua ciurma, che instaura con loro un rapporto quasi di famiglia.

Basta con questi fuffamister che ci vogliono far credere che per giocare un bel calcio vincente bastano gli schemi indipendentemente dai giocatori in campo, che loro sono il leader e i giocatori dei seguaci che devono essere solo yes man pronti ad inchinarsi al materializzarsi del leader nel tempio.

Tudor e Ranieri hanno dimostrato che partendo dallo spogliatoio, dal recupero mentale dei giocatori si ottengono i risultati. Se la Roma avesse avuto Ranieri dalla prima giornata forse parleremmo di altra posizione o risultato in questa annata.

Godiamoci questa qualificazioni e attendiamo gli sviluppi di quest’estate per capire se la Società vorrà come al solito ripartire da zero o provare ad investire su uno come Tudor, che ha dimostrato di voler bene alla Vecchia Signora e di saper mettere in campo una squadra ottenendo risultati importanti.